Marc Albrecht vanta una carriera internazionale come direttore del repertorio tardo romantico tedesco-austriaco, che va da Wagner e Strauss a Zemlinsky, Schreker e Korngold e per l’impegno nella musica contemporanea. È stato Direttore Principale della Nederlandse Opera ed è ospite regolare delle principali orchestre e dei più importanti teatri d’opera europei.
Agli esordi della carriera, Albrecht ha ricoperto il ruolo di direttore assistente di Claudio Abbado con la Gustav Mahler Jugendorchester. Nel 1995 è stato nominato Direttore Musicale dello Staatstheater di Darmstadt, posizione che ha mantenuto per sei anni, e nel 2006 ha assunto la carica di Direttore Artistico e Direttore Principale dell’Orchestre Philharmonique de Strasbourg. Ha collaborato con Berliner Philharmoniker, Concertgebouworkest, City of Birmingham, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Chamber Orchestra of Europe, Staatskapelle di Dresda, Munchner Philharmoniker e Wiener Symphoniker. Albrecht ha debuttato alla Royal Opera House di Londra con Der fliegende Hollaender di Wagner; ha inoltre diretto Der Prinz von Homburg di Henze al Theater an der Wien, Lulu di Alban Berg all’opera di Ginevra e al Festival di Salisburgo, Tannhäuser e Die Soldaten a Zurigo, Elektra, Kotezh e la prima mondiale di Oreste di Manfred Trojahn ad Amsterdam. Nel 2012 ha debuttato al Teatro alla Scala con Die Frau ohne Schatten di Strauss. Marc Albrecht ha inciso numerosi dischi per l’etichetta discografica Pentatone con l’Orchestre Philharmonique de Strasbourg, tra i quali i Poemi sinfonici di Strauss, i concerti di Dvorák e Schumann con Martin Helmchen, la Sinfonia in fa diesis di Korngold e musica per orchestra di Berg, Dukas, Koechlin e Ravel. Con la Netherlands Philharmonic ha inciso Das Lied von der Erde di Mahler nel 2013. Nell’estate 2020, ha inciso La sirenetta di Alexander Zemlinky per Pentatone, ricevendo l’OPUS KLASSIK come “Direttore dell’anno”.