Può un mazzo di carte diventare una compagnia di danzatori? Il Jolly l’eclettico cattivo della storia? I frenetici movimenti dei croupier una coreografia? Soltanto Igor Stravinskij poteva immaginare un balletto come Jeu de cartes, straordinaria prova di bravura “in tre mani” ispirata al Poker, tra i suoi giochi preferiti e tributo al mondo dei casinò che sin da bambino lo affascinava. Per il suo ritorno sul podio della Filarmonica, Michele Mariotti accosta questo eccentrico Stravinskij del periodo neoclassico alla Sinfonia n. 40 di Mozart, modello imprescindibile per chi dopo di lui volle cimentarsi con questa forma. Ma prima di ascoltare il suo famoso incipit, quel mormorio di viole sul quale si tende l’azione inquieta dei violini, il concerto si apre con la trascrizione per orchestra della Petite suite: distillato dell’arte compositiva di Claude Debussy nel quale possiamo ritrovare, nascosti, gli echi del Clair de lune di poco successivo.
Petite suite, trascrizione per orchestra di Henri Büsser
Jeu de cartes. Ballet
Sinfonia n. 40 in sol. min. K 550
Michele Mariotti è Direttore Musicale del Teatro dell’Opera di Roma dal 2022.Insignito del 36° Premio Abbiati come Miglior direttore d’orchestra, è ospite dei principali teatri e festival italiani ed internazionali. Fra questi, La Scala di Milano, l’Opéra di Parigi
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